Casi umani di gruppo:
Stamattina non ho voglia di fare un caxxo e allora sono andato ad amm4zz4re il tempo in un bar, probabilmente l’unico di Zagarolo frequentato da fauna locale (o non) che non ti guarda come se fossi un marziano. Mi siedo e ordino. Dopo qualche minuto arrivano sei uominiragazzi impacchettati in dress autunno/inverno Tecnocasa: giacca blu e stivaletto marrone, siedono di fianco a me, ordinano caffè e ginseng. Chiacchierano, senza entusiasmo, di lavoro. Dopo qualche minuto arriva una donnaragazza carina che li conosce, li saluta e si siede insieme a loro. L’atmosfera un po’ cambia, gli uominiragazzi prendono un po’ di vitalità e cambiano argomento. Ora parlano di Morgan, X factor e hanno alzato un po’ il volume della voce.
Passano altri dieci minuti ed arriva una donnaragazza straniera, forse russa o moldava, bellissima, amica della donnaragazza arrivata prima. Si siede e questo cambia tutto. Uno chiama la barista trentanovenne che non conosce Nick Kamen e ordina paste e pasticcini vari per tutti, un altro, il figo del gruppo, si scolla il parka e mostra la sua pettonatura incollata alla camicia di due taglie più piccola acquistata probabilmente in saldo da 7camice. Un altro, quello più audace, inizia a parlare di organizzare cene nella taverna dei suoi informandosi dettagliatamente dei gusti alimentari della donnaragazza bella ma non di quella carina. Tutti alzano la voce e tutti sono favorevoli alla cena, anche la donnaragazza bella.
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