“Ti piace?”
“Com’è? È grande?”
Parlando con amiche e conoscenti, che a volte mi narrano le loro avventure se**uali, facendo due master e tre tirocini, mi sembra di aver capito che, tra le varie frasi possibili, proprio queste due asciugano repentinamente l’organa se proferite dall’uomo durante l’atto.
Dopo essermi accertato di non averle mai dette, nonostante le mie mediocri capacità se**uali, ho provato ad analizzarle.
La prima la accolgo con elasticità, dato che dimostra una volontà di rendere l’atto il più piacevole possibile, addirittura anche per lei.
Lodevole. Se non fosse che, probabilmente, mi sembra di aver capito, è meglio sondare ciò che piace alla partner in separata sede.
Ma attendo il vostro parere nei commenti.
La seconda è la mia preferita.
“Com’è? È grande?”
Mi chiedo: come ti dovrebbe rispondere sta pora ragazza, a quattro de bastoni, su sto letto insulso di un monolocale al primo piano, mentre sta pensando alla spesa da fare dopo, che hai miracolosamente sedotto reagendo ad una sua storia con l’emoticon del fuocherello?
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