Preambolo doveroso.
Mi hanno diagnosticato il Morbo di Alzheimer Giovanile a poco più di 40 primavere. Questo mi ha portato a scelte di vita importanti. Ho rinunciato al ruolo di responsabile in una prestigiosa azienda europea, aprendo una mia attività, ho divorziato da mia moglie pur rimanendo in eccellenti rapporti, restando molto amici; ho cercato di tutelare chiunque mi stesse intorno, uso i social come “diario di quel che ero”, ho una pagina social pubblica con le vicissitudini che accadono al lavoro.
Questo mi porta, di tanto in tanto, di compiere azioni logiche ma di dimenticarmele. Alcune imbarazzanti, altre simpatiche.
Poco più di un mese fa un amico mi chiede di accompagnarlo al centro commerciale per poi cenare da lui.
Orario fatidico, chiudo il mio negozio, mi reco in auto e come mio solito ripongo il portafogli nel portaoggetti per poi recarmi dall’amico.
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