Spero che questa storia di quanto sono (stata?) CU possa darvi lo spunto per esprimervi a vostra volta.

Parliamo di: amore.

Nessuno nasce “imparato“. Io meno di tutti.

Risultato: a 20 anni suonati da qualche mese, non avevo ancora dato il mio primo bacio.

Sempre a 20 suonati da poco, mi ritrovo a lavorare in Francia, in un villaggio turistico a maggioranza francese.

Vi anticipo già che durante quell’estate ho dato e ricevuto più di un bacio (tra cui uno lesbico che mi è molto utile per fare scommesse alcoliche con gli amici ma che in realtà non è stata un’esperienza piacevole).

Anyway, il mio SECONDO bacio è stato memorabile. Con un ragazzo francese. Ce l’hanno nel DNA? Non lo so. Questo cmq era un talento. Esperienza stupenda. Senonché…

nessuno mi aveva mai detto che durante i baci si potesse continuare a respirare…

Avrebbe dovuto essere ovvio ma per me non lo era.

Ergo, questo bacio meraviglioso sembrava interminabile. A un certo punto ho iniziato a chiedermi se sto tizio fosse campione di apnea. Ero piuttosto in affanno, indecisa se continuare a godermi quella sensazione o sopravvivere, visto che sembrava improbabile riuscire a fare entrambe le cose.
Ricordo che, a un passo dallo svenimento mi sono staccata. Col senno di poi mi immagino con la faccia cianotica, i capillari degli occhi scoppiati e lo sguardo vitreo. Sicuramente dovevo essere parecchio rossa in viso ma lui avrà pensato (perché avevo debitamente messo le mani avanti), che la mia esperienza era rasente allo zero e che fossi timida o imbarazzata. Invece no, stavo per lasciarci la pelle.
Cmq ciao Xavier, grazie per quel bacio. Nonostante l’esperienza premorte resta uno dei ricordi più belli 😉