Separati da tempo, con figli grandicelli entrambi, ci mettiamo insieme come i fidanzati di una volta: lui a casa sua io a casa mia.
Perfetto.
Lui per molti aspetti è adorabile: dolce, affascinante, colto, intelligente, buon carattere.
Potrei godermi dopo anni la ritrovata serenità e invece non riesco.
Beve troppo, direi che è dipendente anche se lui sostiene di no.
Spesso ci vediamo che lui barcolla, fa discorsi sconclusionati e diventa l’ombra dell’uomo che è. Fuma anche come una ciminiera.
I suoi vizi lo portano ad essere sistematicamente senza soldi e, a dire la verità, non ne chiede a me ma è scontato che se andiamo al ristorante sia io a dovere pagare.
Abbiamo una visione completamente diversa del lavoro e del darsi da fare nella vita.
So che in caso di mia necessità non ci sarebbe, non per cattiveria ma proprio perché non sarebbe in grado.
Il caso umano sono io che non so che fare
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