Capite che certi soggetti sono sì da casumanesimo, ma anche da badilate sui denti. Ora, interno hotel. Va bene, ero in vacanza, ma anche quando sei in ferie hai il diritto al riposo. Specie se stai pagando un soggiorno.

Non ero certamente in un hotel di lusso: una struttura un po’ datata in provincia di Brescia dove la cosa più buona che avevano era il caffè. Lo avevamo scelto noi, avevo visto le recensioni negative, ma la scelta era tra sganciare pochi quattrini e dormire in macchina. Quindi, niente critiche all’hotel.

La notte vengo svegliato da ‘sto rinco**onito che stava proprio sotto la mia finestra. Lo sentivo ridere divertitissimo e matto (kemmatto) mentre sfogliava le reel divertenti dal suo smartphone.

Erano le 3, che diavolo di un Anubi ci faceva alle 3 sveglio, nel cortiletto? Mi affaccio e gli dico gentilmente che c’è gente che dorme, questo alza la testa e mi guarda.

Gli occhiali da sole rega’, gli occhiali da sole alle 3 di notte mannaggia al Mandylion. “Sì scusa”, e abbassa. E riprende a ridere.

“Coso, non ci siamo. Devi abbassare la voce”. “Hey figa zio buona bella cioè va’ che siamo in albergo mica dalle suore ti chiudi la window accendi il clima e non mi senti dai vai a nanna”.

Tua madre, tuo padre, tua zia, tua sorella, tuo zio e pure i figli che un giorno avrai, zarro di me*a. Il problema è che in quel momento si è svegliato il mio compagno, che è un tipo rissoso. Che è un Monnezza più inca*ato, specie se lo svegliano i rumori molesti. Capisce al volo la situazione e lo vedo scendere, senza fare in tempo a fermarlo.