Questa la tenevo da parte per Pasqua.
La mattina mio padre ci tiene a fare una colazione luculliana.
Ti svegliavi con tutta la famiglia a casa.
In tempi record dovevi farti vedere a tavola come se:
a) non avessi fatto le 4 e mezza il giorno prima
b) ti fossi riuscito a lavare
c) non ti fossi bevuto il mondo
Quell’anno c’erano pure le figlie di mio fratello.
Per farla breve:
le uova di Pasqua non erano state scelte accuratamente, quindi c’è stato un conflitto fra la ragazzina di dieci anni e quella di tre anni per la scelta dell’uovo;
nodo della discussione il colore rosa della confezione e chi ne avesse diritto.
La ragazzina di tre anni aprì quasi subito l’uovo rosa, portando il conflitto a un’escalation diplomatica per cui vennero immediatamente schierate le truppe nel cordoglio internazionale (leggi “resto della famiglia”).
Contemporaneamente cercavo di spiegare a mio padre che la Coratella coi nervetti alle 9 del mattino non è pratica che si rinvenga in contesti civilizzati, per cui mollasse il mio cazzo di piatto.
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