Per farla breve, quando intravedo la cassa in lontananza, il tono della mia vescica non è più esortativo né amichevole: ha assunto la connotazione marcatamente ricattatoria e cattiva di una minaccia. Ballo il ballo di San Vito aggrappata al carrello, tentando di non dare nell’occhio. A tratti, serro le ginocchia e tiro dei respiri profondi. Comincio a sudare e ad accelerare il passo, sperando che la deambulazione non “faccia franare la diga”. Giungo alla cassa che oramai sono una donna distrutta, sull’orlo delle lacrime, ma il destino avverso vuole che mi precedano due sposini che, evidentemente, si sono chiusi in casa per due settimane a fare le cosacce e si sono dimenticati di mangiare, visto che, nel loro carrello, strabordante, hanno depositato un quantitativo di alimenti che salverebbe dalla fame almeno tre paesi in via di sviluppo.
Aspetto con pazienza (frammista a momenti deliranti in cui mi produco in tutte le imprecazioni possibili) e, finalmente, pago. Mi fermo ai bagni ed entro e, non appena scatta la chiave nella serratura, lancio qui e là, a caso, gli oggetti: il giubbetto appeso al porta carta, il cellulare sulla specchiera, la borsa DENTRO il lavandino, e mi calo i pantaloni giusto un istante prima che…
Tiro un sospiro di sollievo, mentre rimango in equilibrio precario (non sfiorerei l’asse del w.c. con le cosce nemmeno morta) e rovisto in cerca delle salviette che porto perennemente in tasca. In lontananza, un lieve scroscio d’acqua che percepisco a tratti, sommesso, quasi soffocato, e a cui non faccio troppo caso. Mi asciugo, mi sistemo, e lo scroscio è ancora là, più corposo e persistente.z
Mi guardo intorno, quasi preoccupata: le altre volte, quel rumore non c’era, e Dio sa se questi bagni li ho frequentati abbastanza per saperlo. La verità mi colpisce come un flash: mi precipito sul lavabo, gridando “Nooooo!” e, al contempo, sollevando la borsa di scatto. Inutilmente. Era finita proprio sotto il rubinetto che, in “‘sto catso di posto”, funziona a sensori e si è azionato immediatamente: è piena fino all’orlo, e le mie cose ci galleggiano dentro.
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Il caso umano è un mio ex collega. Non lo definisco amico, diciamo un conoscente…
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Popolo dei CU a me🤲:chi è più CU in codesta storia?Ho39anni,single da4.Ex manipolatore ecceccecc..vado dallo…
Dopo anni di amicizia, negli ultimi tempi, ho visto un amico sotto un’altra ottica e…
Non so se ricordate, quindi faccio un breve recap. Mi diagnosticano il cancro, lei, mia…