Ci rechiamo al ristorante (ottimo, il migliore di Milano!). Durante la cena mi prende anche la mano sul tavolo, davanti a tutti, intensi sguardoni (ma il cibo si fredda, famme magna’!!!), ricambio. Terminiamo di mangiare e continuiamo a parlare, sempre mano nella mano. Mi snocciola giù tutte le sue esperienze di vita (ha studiato chitarra, pianoforte, basso e non ricordo che altro strumento, magari l’oficleide o l’arpeggione, ha fatto la guerra in Slovenia, ha vissuto a Los Angeles per un anno e mezzo, va a caccia, ha un’agenzia immobiliare, fa la guardia in un cantiere, si occupa della nipote disabile, mi elenca i paesi del mondo in cui NON è stato, perché di fatto a quanto pare ha girato tutto il mondo, e blablabla. Ci mancava che mi dicesse che aveva piantato un’ortensia sulla Luna E CHE ERA PURE CRESCIUTA FLORIDA E VIGOROSA ed avrebbe fatto l’en plein. Noto però che non è che me lo dica sboronando o vantandosi con spocchia, è semplicemente fatto così. Accetto la cosa e vado avanti, non siamo tutti uguali. Mi dice ad un certo punto che non può tollerare una determinata caratteristica nei suoi partner. Dentro la testa storco il naso. Terminiamo la permanenza al ristorante e usciamo. Paga lui, 72 euro. Al primo passo fuori dal ristornate lo informo per onestà che io ho quella determinata caratteristica su cui lui non può passare sopra. Preferisco non dire cos’è per una questione di riservatezza. Vedo che ci rimane male ma decide di passarci sopra e continuare la serata, ringraziandomi della sincerità e ripromettendo di valutare ulteriormente la cosa, di approfondire l’argomento in maniera seria, ecc…