Ore 18, circa. Autobus discretamente popolato ma non pieno.
Alla fermata di un noto mercato popolare torinese si aprono le porte.
Sale il bisnonno di John McClane, sguardo da duro, tuta in acetato aperta su canotta d’ordinanza nonostante le temperature poco clementi. Un giovane, resosi conto della mancanza di posti a sedere, si alza per lasciare il posto all’arzillo anziano.
Sembrava l’inizio di una bella storia di ringraziamenti e salamelecchi reciproci, ma nessuno aveva notato Lei.
Dolce come Frau Blücher e alla mano come Leonarda Cianciulli, così giovane da trovarne tracce nella Bibbia, con uno scatto bovino e con un colpo d’anca insospettabilmente efficace, raggiunge il posto prima dell’uomo.
Il cielo improvvisamente si fa nero. I bambini si coprono gli occhi. I corvi gracchiano. Un cespuglio rotola davanti all’autobus.
Solo l’intervento di un’altra passeggera qualche posto più indietro, alzandosi dalla sua poltroncina e richiamando l’attenzione del trisavolo di Bruce Willis, sembra ristabilire l’ordine.
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