Ci incamminiamo dunque verso Villaggiosperdutodelmeridionefrancese, e ascolto divertita ed intenerita le prolifiche lodi esultanti delle quali Alloracompagno ricopre il suo idolo in absentia. C’era qualcosa di dolcemente infantile nel suo entusiasmo per questa misteriosa personalità, a quanto pare acclamata dall’universo intero. Lo ascolto dunque raccontarmi, appoggiando la sua narrazione di sorrisi e gesticolazioni, per tutto il tragitto, la vita e l’opera di Personalità, così come degli aneddoti sui precedenti incontri con lui, a cui si era recato in diverse città del suo paese di origine.

Devo dire che l’incontro fu più interessante di quanto avrei anche sperato, e dopo l’intervento, dopo le domande-risposte, abbiamo avuto l’occasione, a quanto pare rarissima, di scambiare en petit comité con Personalità, poi noi tre soltanto, al che si passa alla lingua di origine di Personalità e di Alloracompagno. Allorché Personalitàcelebre, mi chiede perplesso se io sia Francese o cittadinanzasuaediAlloracompagno apostrofandomi con codeste dolci parole :
– Parli ambedue le lingue perfettamente, sono confuso!
– [Cittadinanzacensurataperlaprivacy], rispondo, mentre provo di non annegare nel brodo di giuggiole in cui aveva istantaneamente mandato me e la mia vanità.

Continuo allora ad ascoltare in silenzio la conversazione tra Alloracompagno e Personalitàcelebre, ammirando l’ampia cultura e la disarmante umiltà dell’ultimo, e contenta che il primo abbia per la prima volta potuto godersi un momento così privilegiato con il secondo (ricordatevi, siamo in culo ai lupi, e non ci sono le chilometriche file d’attesa che si formano ore prima degli eventi di questo genere nelle grandi città). L’incontro suscitò la mia curiosità e così decisi di [consumare] le opere di Personalità, e ormai sedotta [intellettualmente, eh, in tutta innocenza, en tout bien tout honneur] dalle sue opinioni politiche e dai suoi valori umani, guardo più interviste e mi documento sulle tematiche interessantissime che lui trattava.