Una delle malattie che “Lo Specialista” studia con particolare attenzione è “la polliciatura“.
I soggetti vengono colti da un impulso irrefrenabile che li porta ad usare il “ThumbUp” (pollice su), in modo ossessivo compulsivo, a qualsiasi ora del giorno seppur si nota un manifestarsi dei sintomi soprattutto durante le ore notturne. Qui però ci troviamo di fronte ad una variante: la “Gallite Polliciosa”, poichè colpisce alle prime luci dell’alba.
Una volta infetto da Gallite Polliciosa, il polliciatore apre il suo Messenger e comincia a mandare al soggetto di cui si è invaghito una serie di pollici… alternati con le solite frasi di rito: “Hey, ci sei?” –
Il pollice, secondo “Lo specialista in Casi Umani” è interpretabile nel seguente modo. “Perdona se ti disturbo, avrei bisogno di sapere se vi è, da parte tua, l’eventuale interesse nel voler intrattenere una conversazione virtuale e privata con in sottoscritto>”
La vittima della Gallite Polliciosa, tuttavia, non riesce ad interpretare correttamente il messaggio credendo di che si tratti di persona incapace di comunicare verbalmente e virtualmente, lascia spesso il polliciatore a bocca asciutta (o secchezza delle fauci). Lui ci riprova con videochiamate come se quelle, i qualche modo potessero curare questa problematica piuttosto diffusa.
Purtroppo anche per questo disturbo non ci sono cure efficaci.
Analizziamo il caso di Francesca attraverso i suoi screen:
Si parte con una raffica di pollici alle 6:37 del mattino per arrivare, poco prima delle 7 alla prima chiamata (a quell’ora sono tutti pronti a rispondere). Tipico sintomo di Gallite Polliciosa, per il momento solo sospetta).
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