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Il tratto della scrittura è essenzialmente lirico, intimistico, a volte perfettamente centrato, altre volte un po’ meno, ma personalmente lo trovo pregevole e, del resto, si tratta di una persona con una laurea in materie umanistiche. In ogni caso, nulla di trascendentale, nessun capolavoro come non sono capolavori gli scritti miei. Ebbene, delle due storie a me sottoposte, una mi è piaciuta, l’altra molto meno. Per altro ho capito anche perché la seconda mi aveva suscitato il senso di una certa freddezza. Quella storia è incentrata su un personaggio che lei tendenzialmente non ama e trova, umanamente parlando, odioso e pieno di difetti, ma ha cercato di essere distaccata e di scrivere ugualmente di lui. Evidentemente, questo distacco non è stato conseguito appieno. Ebbene, che avrò mai detto nel fare tali osservazioni, per altro in forma strettamente privata? È accaduto che nel giro dei 5 minuti successivi è calato un velo di freddezza e di silenzio, rotto appena da monosillabi.
Le ho chiesto se per caso se l’era presa. Risposta sua secca: – fin troppo – No.
sono seguite le tre azioni cardine della rimozione social, ossia in ordine
1. Mi ha tolto il follow sul forum delle storie;
2. Mi ha cancellato dalla lista amici e, dulcis in fundo;
3. Mi ha bloccato su Messenger, dove mi faceva leggere le anteprime.
Ribadisco e sottolineo che la mia recensione è stata garbata ed espressa con parole neutre, in un contesto dove non vi si poteva leggere alcuna punta di aggressività.
Posso dire che i forum letterari sono ambienti altrettanto tossici, dove, al di là del mio caso specifico, trovi anche, tra tante persone, recensori che sono nulla più che demolitori seriali, bulli che recensiscono facendoti pelo e contropelo su tutto lo scibile dell’universo, incluso quello che non c’entrerebbe nulla con la storia.