In genere non sono nemmeno autori (il forum prevede il profilo autore distinto da quello di recensore) e scrivono le loro impressioni ed opinioni in modo rabbioso e pure sgrammaticato… Sono quelli che magari conoscono a memoria ogni singolo episodio della serie cui il racconto si ispira, fino a saperti ripetere le battute di ogni personaggio, con le parole esatte del doppiaggio italiano e pure quelle in lingua originale. Addirittura ti sanno dire a che minuto del tale episodio sono state recitate quelle battute.
Poi ci sono quei recensori che, sebbene tu abbia dichiarato in principio che il protagonista è “out of character” per necessità connesse alla narrazione, te lo rimproverano vita natural durante, perché a loro insindacabile giudizio, ti sei macchiato di sacrilegio e di lesa maestà, oppure ti accusano di aborrire lo spirito ed il senso dell’opera e del genere. Io li chiamo gli “inutili filologi”
Poi ci sono gli autori che pretendono, appena hanno raccolto, un seguito di essere adorati.
Capisco che un hobby è una passione, che dedicarvi tempo comporta anche un impegno di energie sconfinante nella fatica, che a volte ti porta via anche un intero fine settimana, tanto che talvolta ti chiedi specie quando arriva lunedì e ricominci a lavorare, se ne è valsa davvero la pena. Per questo, comprendo anche che quando ti dicono che hai scritto una carciofata, tu ci possa restare male. Ma bulletti letterari a parte, non dovremmo mai dimenticare che sempre di hobby si parla, che non ci dà il pane e che di scrivere delle carciofate può benissimo capitare. Nemmeno un genio conclamato e riconosciuto universalmente ha scritto solo capolavori. Anche per il genio, ci sono anche delle opere minori e perfino qualche piccola ciofeca, figuriamoci noi che siamo nessuno.
Purtroppo, le persone pretendono, a volte, di essere letteralmente adorate, qualsiasi cosa facciano.