Mancano trentacinque minuti all’appuntamento, anzi trentadue, e stai continuando a perdere tempo con la proverbiale lentezza che ti contraddistingue fin dai tempi del liceo.

Sai di potercela fare, i passaggi da compiere sono doccia ultrarapida, scelta del vestiario più comodo e semplice possibile, controllo del portafogli per evitare figure di m, ricerca della chiave della macchina che è sempre sulla libreria così come la chiave di casa è sempre nella porta. Poi via, in una folle corsa in corsia di sorpasso con soltanto otto minuti per non arrivare in ritardo al suo indirizzo.

Copione imparato a memoria e recitato tante volte da perdere il conto.

Questa volta però è diverso, cerchi di rimanere attento e concentrato come suggerisce Beppe Bergomi ma devi fare i conti con i tre etti di macinato misto che dentro la cassa toracica improvvisano una coreografia hip hop. Dai, andiamo, non sei un adolescente alle prime armi che in piena tempesta ormonale spera di far colpo su una ragazza che non lo considera.