Tinder, faccio match con una ragazza coi capelli rossi, ora io passo per essere la persona più razionale del mondo, ma quando ci sono di mezzo capelli rossi o trecce tendo a sciogliermi come un imbecille.

Mi scrive lei e cominciamo a parlare, lei molto spinta e io un po’ più cauto (partire in quarta soprattutto online, con gente che manco sai se sia reale mi fa un po’ strano). Abitiamo nella stessa zona e tra il serio e il faceto (avevo comprato casa) le dico che sono quasi sempre all’Ikea, mi risponde che lei ci ha fatto cose in quell’Ikea.

Decidiamo di incontrarci per un drink e di vedere come va, mezz’ora prima dell’appuntamento cancella l’account e tanti saluti. E va be’, ci sta, sono le regole del gioco, sono un po’ giù perché se voleva rimanere sul sexting e non vedersi bastava dirlo, siamo entrambi adulti alla fine.

Ma sono robe che capitano, su ‘ste app.

Vado all’Ikea a comprare l’ennesimo gruppo di mobili da montare/modificare e uscendo vedo un terzetto di ragazze tra cui una rossa riccia. Lancio un’occhiata distratta perché il pacco è pesante – e il caldo pure – e proseguo loro accanto.