E potrebbe apparire stupido se non fosse che, alla mia veneranda età, ho capito di essere una persona baciata dalla fortuna: nel senso che se un fulmine dovesse cadere in un raggio di 100 metri, è me che colpirebbe, cioè, proprio il punto esatto dove sto io, alla faccia di tutte le probabilità.

Comunque, torniamo a noi.

Entro nel negozio e sto scegliendo la frutta dalle varie cassette esposte, quando sollevo lo sguardo e vedo, nella poca luce della sera, un’auto che, lentissima, percorre il parcheggio nella sua lunghezza.

Dico pure alla fruttivendola: “Ma chi è questo c*gli*ne che cammina sul parcheggio?”.
E lei: “Boh… Non si vede nessuno, dentro…”.

Nel cervello mi scatta il campanellino d’allarme, guardo meglio strizzando gli occhi e grido: “Ma… è la MIAAAAAHHHHHHH..!!!”.

Ed esco mollando la borsa e correndo come una pazza. Rincorro l’auto per qualche metro chiamandola come se potesse rispondermi, incurante della gente che mi guarda, e dalla bocca mi esce tutto il rosario declinato in almeno sei lingue, due delle quali pensavo persino di non conoscere abbastanza.