Più volte mi ha ripetuto che il papà non sarebbe mai venuto a conoscere i miei e che cene di famiglia e cose varie, erano un po’ difficili perché sono cose che non gli appartenevano, impensabili.

La situazione cambia quando andiamo a vivere insieme.

Il papà mi aiuta a trovare lavoro, io gli mando un messaggio per ringraziarlo e lo invito a casa. Segue il suo messaggio dicendomi che lui è adulto ed esige l’invito da vicino.
Io da lì ho lasciato perdere.

C’è da dire che già in passato ha avuto uscite poco felici nei miei confronti, dicendomi che io avevo sbagliato ad aver ospitato il figlio perché doveva imparare a cavarsela da solo. E che forse il figlio dava i soldi ai miei genitori.

Non ho più voluto saperne. Da lì, per il mio compagno è diventata un’ossessione.

Continua a ripetermi: “Tu sei la mia famiglia, ed io voglio avere il piacere di averti accanto a me quando incontro i miei parenti. Perché non posso averlo? Non l’ho mai avuta una famiglia”.

Lui ha cominciato a bere, e l’ho trovato a tirare la cocaina in bagno.

Sono andata via da casa con il cuore in gola.