Il CU è la giustizia:

Post lungo e noioso, pertanto abbiate pazienza.

Ho un innato senso della giustizia “questa cosa non va fatta così ma così” lo applico a tutto: dalle cose gravi ai fatti di tutti i giorni.

Veniamo ai fatti: ho studiato giurisprudenza per “dar voce a chi di voce non ne ha” ecco, già dal primo giorno di praticantato ho capito che tutto si muove solo ed esclusivamente per assegni/bonifici/cash. Ho fatto quei 18 mesi di praticantato forense con l’entusiasmo di un bradipo. Ok, devo pur mangiare: sfruttiamo la laurea e ci mettiamo al servizio dello Stato. Pianti, lacrime, esaurimento nervoso, depressione ma passo quel concorso.
Wow! Ce l’ho fatta. Ma cosa? Quando? Che?

So perfettamente come funziona la ”giustizia italiana” eppure due fatti estremamente gravi accaduti a me mi stanno facendo dubitare ancora di più di tutta quella macchina chiamata “giustizia”. Oggi l’ennesimo rinvio di una causa che dura da… rullo di tamburi… 27 anni. Si, 27 anni. È ancora NIENTE. Rinvio.
Una denuncia da me effettuata per aggressione è andata persa: sulle mail si scrivevano ”ma che fine ha fatto la denuncia di X? No X ci fa causa e ci rompe il cULo a noi?” “Ehhhh ma se è andata persa” ”ma che persa? Noi non l’abbiamo trasmessa”