Decidiamo di vederci il sabato successivo e nei giorni che ci separano le chiacchierate si fanno anche un po’ hot, senza foto di ca**inchat, però abbastanza intriganti. Alla fine era una botta di vita, che mancava da tempo e non mi dava per niente fastidio.
Arriva il sabato, mi tiro a lucido, ci incontriamo e ci baciamo subito, senza parlare.
Mi dico: “È fatta”, mentre torno adolescente e penso che su Cioè ho letto che se ti baciano subito sono innamorati e puoi rimanere incinta.
Cena, argomenti, tutto bene.
Sulla via del ritorno mi fermo presso una panchina in un punto panoramico.
Vigneti illuminati dalla luna, arietta fresca, la panchina diventa il set ideale per “conoscerci meglio”.
Durante la mia attività esplorativa, anche con una certa curiosità, metto mano e scopro un particolare importante: l’immane dardo.
Enorme, un obelisco di carne mai visto.
Nel tragitto tra la panchina e casa mia guido pensando, con una certa divertita preoccupazione, a come parcheggiare un pullman granturismo dentro ad un box singolo.
Arriviamo a casa, soliti convenevoli e mi chiede un bicchiere d’acqua.
Apro il pensile e lui vede una confezione nuova di carta igienica messa in alto in un angolo e mi dice: “Certo che non sei ordinata, eh”.
Ahia.
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