L’incazzoso: mi guarda talmente male da farmi credere che sia colpa mia essere arrivato puntuale. E mi verrebbe voglia di utilizzare la pistola massaggiante a compressione pneumatica in modo improprio
L’inconsapevole (o il finto tonto): “Ah, ma era alle 15.00, non alle 15.30?”.
Finge di non aver ben compreso i termini dell’appuntamento, ma io, persona razionale e puntuale, so che si tratta del giochino che fa ogni volta e gli mostro il foglio appeso in cucina dove avevo scritto il giorno e l’ora esatta.
Quello che rinfaccia: “Sì, sono ancora in ritardo, ma anche tu lo sei stato quando c’è stata la grande nevicata nel 1985.”
Il supplicante: quando è finalmente pronto si presenta con aria contrita, guardando per terra e supplicando il perdono. Mi mette in imbarazzo, a tal punto che mi sento quasi costretto a consolare la persona che ha appena sprecato il mio tempo.
Il Quasi Pronto: mi tiene in continua tensione, manca sempre un minuto prima che si possa iniziare il lavoro, mi invita a fare altro nel frattempo come ad esempio bere un caffè, compilare i fogli, prepararmi una merenda, farmi le barba o pitturarmi le unghie.
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