Il testo contiene volgarità.
A volte essere cu ti porta a fare certe pessime figure per cui vorresti sprofondare al centro della terra immediatamente.
Erano i primi anni di sindacato, arrivavo in anticipo agli incontri all’epoca (abitudine che ho provveduto a togliermi velocemente, sia mai dovessi dare buona impressione). Entro in sala riunioni e vedo il mio collega di Milano con il quale avevo già una certa confidenza.
Per intenderci, io la confidenza con i colleghi del magazzino la prendo nel giro di pochi secondi e comincio a sciorinare modi da scaricatore di porto che hanno fatto arrossire più di un vettore, insomma saluto e me ne esco con una delle peggiori battute mi sia mai venuta in mente : “A bello, ciao, (sorrisone complice che preludeva una mia pessima) ma, secondo te, a chi devo dare il c per avere un orario migliore?”…
Lui diventa paonazzo, lacrime agli occhi e con il dito mi indica davanti a sé, a distanza… Il direttore del personale era già al suo posto, preciso, imperturbabile, una roccia di stoicità
“A me, ma non credo sia il luogo adatto per discuterne “… E niente ci siamo amati subito🤣🤣🤣
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