Fare a pezzi il mio quaderno dicendo che scrivevo in modo spreciso, e obbligarmi a trascriverlo tutto in bella calligrafia grazie al quaderno di un’amica, durante tutta una domenica;
L’episodio più significativo avvenne durante una foto di classe: alzai le dita a V in segno di vittoria e mi venne detto “abbassa pure la mano, perché tanto non hai mai vinto niente nella vita. E mai vincerai”.
Ce ne sono stati molti altri, ma non posso monopolizzare il gruppo, né ammorbarvi. Questi sono solo quelli più significativi.
Quindi… beh, capirete perché quando la vedo e mi saluta, chiedendomi “come vada con la mia carriera”, a me viene proprio il vomito.

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Claudio Michelizza

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