Spesso mi è capitato di leggere sui social interventi di utenti che negano l’esistenza delle mamme pancine, ipotizzando che sia tutta un’operazione di fantasia diffamatoria messa in atto da apposite pagine e siti internet che esasperano contesti familiari magari un po’ retrò a mero scopo di dileggio e promozione pubblicitaria.
In realtà io le mamme pancine le ho viste, più d’una, e vi racconterò la loro vita per come io le ho conosciute.
Innanzitutto il contesto: periferia di Palermo. Nel rione dove sono cresciuto si mescolano tra loro diverse realtà sociali. Possiamo trovare dal mafioso al carabiniere, a volte nello stesso condominio, magari nello stesso pianerottolo. Ci sono aree più arretrate e selvatiche dove abbondano degrado e miseria in case vecchie di 200 anni e una manciata di metri più avanti svetta il condominio costruito negli anni ’80 abitato da operai, impiegati, liberi professionisti. Un mosaico umano che non fa alcuna fatica a condividere gli stessi spazi, perché semplicemente ci si ignora a vicenda: ogni casta è refrattaria e i loro membri non hanno alcun interesse a comunicare con gli appartenenti agli altri strati sociali.
In questo bell’ambiente nel quale sono cresciuto, gli unici elementi ammessi a varcare la soglia delle case degli appartenenti a tutti gli strati sociali sono i ragazzini.
Febbraio 12, 2023 alle 12:53 am
Uno dei migliori post che abbia mai letto. Grazie per illustrare questa triste realtà.