Spoiler Allert: il racconto è lunghino e con diversi screen a corredo. Se non amate i “pipponi” non proseguite. Senza rancore.
Buongiorno bella gente.
Ieri si palesa nuovamente un mio CU (era tra i “silenziosi”, me ne sono accorto per caso).
Conosco questa ragazza alcuni anni fa durante una delle mie discese in pugliandia, terra dove vivono i miei genitori. Loro hanno una certa età e spesso vado a trovarli.
Lei invece oggi ha 31 anni, non un’adolescente (capirete dagli screen il perché di tale indicazione). Conoscenza nata casualmente, una sera, in un locale. In quella circostanza trascorremmo circa un’ora a chiacchierare, nulla di insolito.
Le offrii da bere e ci scambiamo i contatti. In tutto questo tempo è capitato di scriverci e sentirci al telefono, non troppo assiduamente. Ogni tanto c’è stata qualche sua intemperanza, quasi una sorta di gelosia morbosa.
Atteggiamenti che non ho apprezzato e mi hanno portato a rallentare le nostre comunicazioni, restando sempre chiaro e fermo sulla nostra condizione di sola amicizia. Senza coinvolgimenti fisici.
Dopo qualche mese arrivarono le sue scuse. Da quel momento in poi riprendemmo i contatti, ma sempre amichevoli, sempre con discorsi che non facessero intendere qualcosa che andasse oltre un’amicizia.
In occasione dello scorso periodo natalizio, approfittando della mia permanenza per alcuni giorni nella terra natia, decidiamo di vederci per salutarci dal vivo.
Lei non vive troppo distante dai miei genitori, in un paesino a circa 10 km. La raggiungo ma a causa di suoi impegni (e il suo ritardo) ci vediamo per pochissimi minuti.
Ci promettiamo di vederci con più calma qualche giorno dopo, prima del mio imminente rientro a Bologna.
Quella sera è stata nuovamente in ritardo di quasi 30 minuti. Pazienza.
Arriva alla mia auto, ci salutiamo e nell’entrare nel mio veicolo incrociamo “casualmente” sua madre.
Con educazione mi faccio avanti e mi presento. Non ho nulla da nascondere, siamo amici.
Raggiungiamo il locale e dopo aver ordinato da bere lei riceve una telefona. È il padre.
Le chiede informazioni, dove fossimo, chi fossi io.
Tra una chiacchiera e l’altra mi accorgo di un uomo, ci stava osservando da un po’. Scoprirò dopo qualche giorno, con l’aiuto di persona che conosce la famiglia, che era il padre, venuto a controllarci.
Il resto è nei già citati screen.
Premesse:
- – NON BLOCCO nessuno, solo in casi molto estremi. Qui ci siamo quasi, lo ammetto, ma ho preferito inserirla tra i “silenziosi”.
- – NON c’è stato alcun approccio sentimentale, bacio malizioso, fraintendibile o ambiguo nei suoi confronti.
- – NON ho una figlia, la madre avrà visto sui social le mie diverse foto con l’amore della mia vita, MIA NIPOTE.
- – Tutte le parti oscurate sono per preservare informazioni personali, soprattutto sue e sono superflue ai fini del racconto.
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