Nel lontano 1974, un bel bambino biondo nato da pochi mesi doveva essere sottoposto al sacramento del battesimo.
Durante l’incontro tra i padrini e il prevosto dell’epoca, il suddetto parroco chiese alla madrina quale sarebbe stato il nome della splendida creatura.
“I genitori hanno deciso di chiamarlo Mirko”.
“Ah no, non si può, è un nome straniero, è un nome comunista, e poi non c’è nemmeno il santo del calendario!”.
La madrina, gran donna, zia del battezzando, rispose senza scomporsi:
“Va bene, Mirko lo mettiamo come secondo nome, lo chiamiamo Luigi, come il nonno”.
Il parroco tutto soddisfatto, dà quindi appuntamento a tutti per il giorno della lieta cerimonia.
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