Povero cucciolo

A questo panorama aggiungo il fantastico cugino che durante i frequenti e obbligatori pranzi familiari non perdeva occasione di dire a tutta tavola familiare, compresa la sua fidanzata, che io avevo un bel culo e che gli piacevo e tutti ridevano, tranne io e la fidanzata!

Ma siccome perseverare è diabolico, e io evidentemente sono satana, non mollo e la storia continua per un anno.

Un anno di viaggi, un anno di rotture di palle familiari di ogni genere comprese le continue critiche al mio abbigliamento giudicato succinto (cosa non vera tra l’altro). Arriviamo all’estate lui mi dice di voler passare l’estate da me io felicissima (se ci ripenso prenderei a testate un muro) si sposta da me per l’estate.

Un inferno… Discussioni senza fine, lui centellinava i soldi e faceva delle pidocchiate pazzesche con proposte tipo: organizziamo una cena con i tuoi amici facciamo la spesa e dividiamo tra tutti ma io compro più roba così abbiamo il frigo pieno gratis. Insomma dovevano essere due mesi insieme dopo tre settimane lo rimetto sul treno ed è tanto che non l’ho buttato di sotto.

Ma il meglio viene il giorno prima della sua partenza: mi viene tutto serio con un quaderno e mi fa “sto facendo i conti della nostra relazione e guarda che io ho speso più di te mi devi ridare i soldi”.