Mi telefona il mio collega, responsabile della logistica.
“C’è quel nuovo ragazzo dei trasporti che deve venire a fare consegne nella tua città. Lui non conosce le strade, non è che domani potresti andare con lui sul furgone e aiutarlo, se non hai impegni?”
“Ok, digli di passare a prendermi nel mio ufficio alle 9:00”.
Il tizio ha 27 anni, assunto da un paio di settimane, mai visto nè sentito ma a detta del collega che l’ha raccomandato sarebbe un ragazzo serio e volenteroso.
Si presenta alle 10:00, la cabina è lercia, piena di cartacce, le bolle di trasporto sparpagliate sul sedile. Non va meglio nel vano di carico: la merce è accatastata alla rinfusa, alcuni cartoni sono danneggiati poiché evidentemente li ha lanciati, il pianale è unto.