“Signore, dacci oggi il nostro caso umano quotidiano!”
Prendo in prestito questa frase dalla ben nota preghiera per raccontarvi il mio caso umano di poco fa.
Complice la bella giornata, esco nel poggiolo per stendere i panni ad asciugare con in sottofondo la voce della vicina di origine filippina, anch’essa sul suo terrazzino, impegnata in una conversazione telefonica piuttosto “agitata” con una sua connazionale, nella sua lingua madre.
Tranquillamente e noncurante della cosa, nonostante i decibel nell’aria, continuo nel mio lavoro fino a che sento chiamare:
– Signore!

Io, non credendo che la chiamata fosse rivolta a me, espleto imperterrito ad appendere gli ultimi panni e sento di nuovo: