Mi dice che di lì a poco tornerà a casa e che vorrebbe conversare con me in tranquillità, qualora io fossi disponibile. Le rispondo affermativamente e la invito a contattarmi una volta rientrata.
Nessuna notizia.

Le scrivo dopo 4 giorni, dicendole che è poco pratico andare a fare aperitivi in bar fuori dalla propria regione di domicilio (specificando che è una battuta, con tanto di faccine, a scanso di equivoci) e che, ironia a parte, comprendo che gli impegni lavorativi talvolta possono risultare gravosi anche in giornate festive, visto che talvolta capita anche a me e che qualora avesse avuto un po’ di tempo libero, mi avrebbe fatto piacere continuare la conversazione.
Nessuna risposta e mi toglie l’amicizia da Facebook.

Indipendentemente dal fatto che ognuno può avere ripensamenti in qualsiasi momento senza dover dare spiegazioni, qualcuno più illuminato di me riesce a trovare un senso logico a questa tipologia di comportamenti? Perché davvero io non riesco.

Probabilmente sono io il CU, lungi da me voler gettare la croce sulla gentil donzella, ma forse sono troppo anacronistico per comprendere tali dinamiche relazionali.