Precisamente le ho detto: “Oh, per me siamo davvero tutti uguali. Se un ragazzo immigrato si comporta da stronzo mi voglio riservare il diritto di mandarlo affanculo tanto quanto manderei affanculo un italiano. Nè più e nè meno”.
Lei non ha condiviso: secondo lei io avrei dovuto tollerare gli insulti di un immigrato proprio in virtù della sua condizione. Velatamente mi ha accusato di razzismo.
Voi come la pensate?
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