E fin qui, tutto bene,ci mancherebbe.
È giusto parlare un po’ di se,del proprio vissuto,per conoscersi meglio.
A quel punto le chiedo,in un modo tra il serio e il faceto,quale fosse la cosa di estrema importanza che doveva dirmi.
Lei a quel punto cambia espressione, si fa molto seria,e infastidita mi dice che non sono cose su cui scherzare.
Ok,scusa.
Le dico di arrivare al punto e lei in un modo serafico,candido direi,mi dice testuali parole:
“No sai,siccome io voglio avere dei figli,e tu mi sembri il tipo adatto, e penso che tu abbia tutti i requisiti per essere un buon padre.
Del coinvolgimento sentimentale mi interessa relativamente”
Io rimango basito,e dopo aver cercato inutilmente di capire se scherzasse o meno,ho pensato seriamente di prendere e andarmene,dato che ognuno era arrivato con mezzi propri.
Le ho fatto notare che forse lei non si stava rendendo conto di quello che diceva.
Lei mi risponde “eh si a volte penso a voce alta.”
A quel punto,in quell’atmosfera surreale,le ho detto che ero sterile,e che se voleva perseguire il suo obbiettivo, era meglio aprire un bel conto corrente alla banca del seme.
Lei si accorge che la sto prendendo per il sellino,si alza stizzita dal tavolo e mi dice”voi uomini,mai che ci sia qualcuno che voglia prendersi delle responsabilità”
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