Qui vedo lei, sempre col telefono di mio marito, che parla con il suo non così tanto ex. Lui le chiede dov’è, le dice che non crede che sia veramente dove dice di essere. Lei prende e gli fa una panoramica del posto, parte della cucina e dalla finestra gli fa vedere l’esterno. Ora. Sotto casa mia ci sono delle insegne belle grandi, devi essere cieco per non vederle e basta una ricerca di cinque secondi su google per trovare la via esatta.

Da mezze frasi di lei capisco che lui è un mezzo tossico e la ha abusata (lei ha detto che il tizio si fa di cocaina, quindi non mi sembra il massimo della responsabilità). Quando vedo che gli fa vedere dov’è, mi viene da dire a me stessa “ok, io ti ho ospitato anche se di te non so un bel niente, ma ora chi mi dice che sto tizio non rintracci l’indirizzo e metta in pericolo i miei figli?”. Sull’onda di questo pensiero, dico a mio marito che la ragazza se ne deve andare.

Ovviamente non la butto in mezzo alla strada: ci arrabbattiamo e le troviamo un altro posto dove stare, così che sia al sicuro.