Sembrano in tutto e per tutto i suoni di un amplesso che riverbera da due cuffiette.
Il tizio accanto a me, vaghissimo, sta effettivamente guardando un porno.
Tiene il cellulare mezzo nascosto ma l’efficacia della manovra equivale a quando il mio cane si nasconde dietro agli alberi prima di saltare addosso ai piccioni.
In pratica io lo vedo, i piccioni lo vedono, lui non vede un cazzo e ne conclude che neanche gli altri vedano un cazzo.
Ovviamente è una pippa a cacciare.
I suoni sommessi continuano.
Oh, immagino che ognuno abbia i suoi hobby.
‘Sto porno oltretutto sembra lunghissimo.
La trama sarà avvincente.
Incrocio lo sguardo col tizio di fronte.
Lo sguardo è fra l’imbarazzato e il divertito.
Evito di indagare.
Tiro fuori il computer perché quell’orgia sonora a volume bassissimo mi fa pensare ad assembramenti osceni di puffi.
Intorno nessun’altro sembra essersi accorto, neanche il tizio del cellulare.
Tiro fuori il computer per distrarmi.
Metto le cuffie, faccio partire un videogioco.
Immaginate che passeranno altri 20 minuti.
Il porno non finisce.